Glosofobia

È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata di tentare di parlare, oppure di parlare in pubblico.

Normalmente s’associa questa condizione a diversi disordini psichici quali la depressione, la schizofrenia, la nevrosi da angoscia, ecc. così come le alterazioni del linguaggio, da origine psicofisica, come la balbuzie.
I sintomi, includono ansia intensa previa all’atto di dover comunicare verbalmente di fronte a un gruppo (o persino dinanzi alla possibilità di farlo); evitare di assistere a eventi in cui l’attenzione del gruppo è fissa sugli individui che assistono; malessere fisico, nausee o sensi di panico in quelle circostanze. Sintomi più specifici si dividono in tre categorie: fisici, verbali o non verbali. I sintomi fisici sono il risultato di una reazione del sistema nervoso autonomo del tipo battersi o fuggire”. Questi sintomi includono udito acutizzato, incremento del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna, pupille dilatate, traspirazione, rigidità muscolare e secchezza orale. I sintomi verbali includono (ma non sono limitati a) voce tesa, ripetizione di “Ahh” e “ehhh”, che tende a confortare gli oratori ansiosi. Molte persone riportano disordini della parola per via dello stress, che solo sono presenti quando si parla in pubblico. Molte persone che sentono di questa fobia non hanno problemi a ballare o di cantare in uno scenario, e persino di recitare un poema, sempre che si sentano che non sono loro quelli che parlano ma il personaggio che interpretano.
Le cause di questo disordine, benché molte volte sono sconosciute, possono essere attribuite a un trauma in giovane età, una lenta costruzione a partire di evitare di parlare in una certa situazione, che porta a poco a poco allo sviluppo della fobia, oppure a una serie de credenze formate nell’infanzia relazionate con il parlare (per esempio, quello che ho da dire non è importante) e che hanno a che fare con la concorrenza o il fallimento.
Esistono organizzazioni e corsi di autoaiuto che permettono ai fobici di vincere gradualmente il timore di parlare. Alcuni consumano anche medicine per aiutare a ridurre la loro ansia.

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