Xenofobia

È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata degli stranieri, oppure un sentimento di odio, ripugnanza e ostilità verso gli stessi.

Questo termine non suole essere usato come riferimento a una fobia propriamente detta, ma a sentimentos negativi di rifiuto, discriminazione, diffidenza, disumanizzazione ostilità in generale verso gli stranieri. Esistono tipi specifici di xenofobia quando il disprezzo è verso individui di determinata nazionalità. Così, si può parlare di germanofobia, sinofobia, francofobia, anglofobia, russofobia, ecc.
La differenza tra la xenofobia e il razzismo si radica nel fatto che una diversa razza non necessariamente significa una diversa nazionalità, sebbene in alcuni contesti entrambi i termini sono stati usati indistintamente.
Per la xenofobia esistono due oggetti principali: il primo è un gruppo di popolazione presente in una società che non si considera parte integrante della medesima, con frequenza si tratta di immigranti recenti ma con frequenza la xenofobia si perpetua per secoli. Questa forma di xenofobia puo produrre reazioni di ostilità e violenza, come può esser l’espulsone di massa di immigranti o nei casi estremi, genocidio.
La seconda forma di xenofobia è culturale, e gli oggetti di questa fobia sono gli elementi culturali considerati stranieri. Ogni cultura subisce l’influenza esterna, la xenofobia culturale però con frequenza è localizzata in una determinata direzione, per esempio, i prestiti di parole estraniere in un linguaggio nazionale. Sebbene questo raramente porta ad aggressioni verso le persone, può condurre a campagna politiche per la purificazione linguistica e culturale.
Glie effetti della xenofobia sono analizzati da molti ricercatori sociobiologi. Alcuni la vedono come una risposta biologica innata da parte del organismo umano evoluto nella concorrenza intergruppo. Di fatto, più di duecento esperimenti psicologico-sociali hanno confermato il nesso intimo tra familiarietà e affezione.
Negli ultimi anni del XX secolo, con la crisi economica, la xenofobia si è manifestata in modo molto aggressivo in ogni società e comunità in cui co-abitano gruppi etinici diversi che non siano suficientemente integrati nelle comunita nativa. In questo modo, si sono multiplicati gli atti xenofobi quali scritte, depliant, campagne, discorsi e persino atti violenti come linciaggi e massacri.
La xenofobia si basa sui pregiudizi storici, religiosi, culturali, linguistici e nazionli per giutificare una totale o obbligata separazione tra i gruppi, in modo di non perdere “la propria identità”. Inoltre esiste una forte componente economica, perché si respinge l’immigrato vedendolo come un competitore per l’impiego e altre risorse. Di questo modo, gli stranieri tendono a espletare lavori precari e mal pagati.
Con frequenza, i propri mezzi di comunicazzione trasmettono al pubblico l’idea che le culture straniere son “inconciliabili” con la propria, e questo contribuisce all’accettazione dello straniero quando questo si assimila alla cultura locale, rinunciando alla propria.

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