Meccanofobia

È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata delle macchine. La si mette in relazione con la tecnofobia.
Non si tratta unicamente della paura delle macchine o dei macchinari, ma pure del rifiuto che ha sofferto la tecnologia dagli inizi della Rivoluzione Industriale. La perdita di molti posti di lavoro inoltre della sostituzione delle abilità artigiane spinsero un clima speciale di lotte. La paura delle macchine e della tecnologia si fece più evidente durante la Seconda Guerra Mondiale, posto che si mise in evidenza l’enorme potenziale distruttivo delle macchine stesse. Più avanti, sul finire degli anni 60, dovuto alla crisi energetica e sotto l’influenza di movimenti sociali ed ecologici, iniziò il dibattito sull’adeguazione delle tecnologie e si originò una preoccupazione pubblica e una presa di coscienza sulle possibili conseguenze negative del progresso tecnologico. Questo si riflesse come un tema ricorrente nella letteratura di fantascienza, e posteriormente, pure nel cinema. Oggi giorno, questo appare specialmente vincolato con le nuove tecnologie informatiche, in finzioni che
riflettono quasi sempre un futuro dal colorito tetro.

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